UN PEZZO DI CUORE

«Certo, mi ha commosso vedere quel pulmino verde che esce dall’Istituto portando con sé suor Ester e con lei un pezzo della nostra vita … Buon cammino, cara Suor Ester, e continui a portarci nel cuore. La vita ci mette sempre davanti a nuove sfide ed è la che si vede la forza interiore che ognuno di noi possiede, e lei ne ha tanta».
Per chi vive il Sacro Cuore di Siracusa sa che, in questo periodo, un appuntamento consueto per ex alunni e ex docenti è quello di far visita a Suor Ester e raccontare un po’ l’anno trascorso: per gli alunni, l’università e i primi esami, gli obiettivi raggiunti, le soddisfazioni; per i docenti, l’esperienza lavorativa nelle scuole in cui sono stati destinati. Ad un certo punto, nelle conversazioni veniva fuori sempre un’espressione: «ma com’era bello qui, mi sentivo a casa!»; i ragazzi, in particolare: «Suor Ester, ricorda quante ne combinavamo ma quante cose abbiamo appreso e quanto ci siamo sentiti voluti bene».
I docenti dicono sempre di aver appreso il valore della formazione non solo intellettuale dell’alunno ma umana, relazionale, spirituale: guardare l’anno così come è e valorizzare ogni punto di forza, anche quello più nascosto. Il desiderio dei professori del Sacro Cuore è quello di essere educatori veri: portare nelle realtà statali in cui operano un messaggio umano e cristiano tra i giovani, i quali adesso più di prima hanno bisogno di certezze, di punti saldi nelle loro esistenze.
Quest’anno, invece, la visita di ex docenti e ex alunni è stata anche un augurio per la nuova missione di Suor Ester e … un saluto a breve termine con la speranza che sia lei a tornare e a vedere di tanto in tanto la sua Siracusa, i suoi alunni, i genitori, i professori, le suore, tutti.

Nonostante i cambiamenti sembrino tristi e diano insicurezze, noi sappiamo di aver avuto una maestra di vita, e così come lei svolgerà la sua nuova missione con l’esperienza, l’impegno e la fede che la contraddistinguono, così anche noi vivremo tutto ciò che ci aspetta, ricordando che lì dove siamo stati corretti, siamo stati amati, e lì dove ci siamo sentiti apprezzati, abbiamo capito quale sia il nostro punto di forza.
«Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime ineguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto dei suoi più familiari». Così dice la Lucia del Manzoni, lasciando quel ramo del lago di Como, certa di aver ricevuto e aver dato e noi sappiamo che Suor Ester (come Lucia) ritornerà in quel “ramo” della costa sud-orientale della Sicilia, nella sua Siracusa, per rivederci e prendersi cura in qualche modo di noi così come Dio vorrà.
«28 anni di esperienza a Siracusa che cosa le hanno lasciato?», chiede un giornalista di Teletris. La risposta della nostra Preside è stata: «Un pezzo di cuore. La generazione di questi anni è una generazione che considero come figlia mia» e tale rimarrà.
Buona Missione, Suor Ester! Siamo tutti qui a vivere così come ci hai insegnato. Suor Caterina con la sua forza e la sua determinazione saprà come guidarci.

 

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