Sulle orme di Paolo Borsellino

Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare.
Oggi sulle orme di Paolo Borsellino e di coloro che come lui hanno ceduto il passo all’onestà. Sì, ceduto il passo, e non è facile. Prima tappa: alla casa museo don Pino Puglisi, luogo in cui è stato ucciso e, morente, ha “colpito” con un sorriso il suo aguzzino. Ha parlato a noi Pippo Di Pasquale, amico d’infanzia di don Pino e sulle cui braccia ha raccolto il suo ultimo respiro; abbiamo visitato la casa e percepito quanto sia stato audace il coraggio di don Pino. Seconda tappa: casa di Paolo alla Kalsa. Roberta, figlia di una delle sorelle di Paolo Borsellino ci ha accolti nell’antica farmacia di famiglia che oggi è un centro accoglienza per bambini del quartiere, zona che avrebbe bisogno di maggiore aiuto dallo Stato dal quale la famiglia Borsellino aspetta ancora verità. E Giovanni Paparcuri ha parlato a noi come un padre e un amico: “ciò che oggi vi dico non sono sole parole ma è per dirvi che NON DOVETE ARRENDERVI”.
Grazie Giovanni Paparcuri, grazie Paolo, grazie don Pino… il vostro coraggio è seme del nostro.
L’uscita di oggi con i suoi “intensi” incontri ha aperto dentro il nostro cuore la consapevolezza «dell’amore prima di noi». Un amore contrastato, lottato, sempre sperato e mai abbandonato, neanche di fronte alla morte. Un amore che ci ha insegnato a non arrendersi per ciò che si crede (sr Denise e Laura Capoti)
Per vedere ulteriori contenuti clicca su: https://www.facebook.com/sacro.cuore.77/

Per vedere ulteriori contenuti clicca su: https://www.instagram.com/istituto_sacro_cuore_sr/

Leave a Comment