GIORNALISTA

Leggi un po’ cosa scrivono i nostri ragazzi …

 un giornalista è inviato nella casa dell’alunno e va a intervistare i membri della famiglia che, ahimè, per il momento vivono la quarantena. Egli riporta il modo di vivere della famiglia in questi giorni di isolamento. l’autore decrive usando delle parole scoperte dalla lettura di un testo di Pirandello, Uno Nessuno centomila.

 

Ciao a tutti!

Mi chiamo Luca e sono un giornalista. Ieri mattina ero solito indugiare davanti alla mia scrivania, quando telefona il mio capo, dicendo che dovevo andare presso la famiglia Rovella per scrivere questo articolo di giornale. Allora sono partito subito. Appena arrivato, fu davvero tanta la mia incredulità di fronte alla bellezza della casa in cui abitava la famiglia Rovella che mi ha accolto, illustrandomi le giornate vissute placidamente in casa in questo periodo. Era perfetta e senza mende. Mi hanno raccontato che i ragazzi proseguono la didattica online, attraverso la piattaforma della scuola, mentre i genitori lavorano da casa in smart working. Il padre si dedica anche alla cucina. Uno dei figli mi ha raccontato che la sera vanno a dormire un po’ più tardi del solito, poiché guardano la televisione. Mentre parlavamo, si sono uniti alla conversazione anche i bambini: il bambino più piccolo aveva le fattezze di un angioletto, biondo con gli occhi azzurri, le sopracciglia arcuate ed era spensierato; il bambino più grande invece aveva una fossetta più scempia dell’altra ed era loquace. La famiglia non era per nulla invanita della loro bella casa, anzi quasi ne derideva la struttura, in quanto sembrava assomigliare ad un gigante i cui occhi erano le finestre e la bocca la grande porta d’ingresso. Sono andato via da quella casa con una sensazione di serenità, in quanto ho compreso che, con l’unione e il dialogo, anche le giornate più difficili possono essere vissute con assoluta normalità, e ciò che sembrava risaputissimo in realtà io l’ho imparato oggi.