… ANCHE TU “SCUOLA”

Il potere di questa Scuola è quello di far uscire il meglio di ognuno di noi, anche se ben nascosto o addirittura sconosciuto a noi stessi.
È stata per me una scoperta graduale, quasi inconsapevole.
Mio figlio Vittorio aveva quasi due anni quando per la prima volta ho varcato i cancelli dell’Istituto, era un momento difficile della mia vita e non avevo avuto modo di riflettere molto sulle scelte riguardo l’istruzione del mio bambino.
Da subito l’impressione è stata quella che poi si è rivelata essere la colonna portante del Sacro Cuore: l’accoglienza incondizionata, l’individuo come parte indivisibile del Tutto, senza dare peso a cognomi, appellativi, sfumature della pelle o dell’anima. Pian piano dal semplice buongiorno al mattino le Suore e le Insegnanti sono diventate volti e parole quotidiani e confortanti, la scuola si è trasformata in famiglia e casa con ed in cui vivere non solo la crescita dei nostri figli e la loro formazione ma anche la nostra, di genitori, non sempre facile e scontata.
Il Presepe vivente, la festa di primavera, il saggio si organizzano come feste di famiglia, un po’ come la notte di Natale in cui ognuno prepara qualcosa e da’il suo contributo secondo quello che sa fare solo per la gioia di stare insieme e come in una famiglia, con il dialogo e la sincerità, si affrontano anche le difficoltà e le incomprensioni.
È stato cosi che io, in occasione del 130esimo anniversario della Fondazione dell’Istituto delle Suore Sacro Cuore il 4 maggio, mi sono ritrovata, da mamma travestita da maestra sul palco del Teatro Tenda di Ragusa ad insegnare ai piccoli alunni insieme ad altre mamme-maestre “incoscienti”, chi era la Beata Suor Maria Schininà. Perché questo è il nostro Sacro Cuore: tu pensi semplicemente di iscrivere i tuoi figli in una scuola e ti ritrovi ad essere anche tu “scuola”, con tutte le tue esperienze, i difetti e le paure.
Perché anche tu hai qualcosa da insegnare.

Stefania Scapellato, mamma di Vittorio IV A
Primaria