UNA PAROLA AL GIORNO

Un’attività che aiuta molto l’arricchimento del nostro vocabolario è l’espansione lessicale che svolgiamo con la nostra insegnante di italiano.
Come dicevamo nell’articolo del primo numero, ogni sera, noi alunni della Secondaria di I grado, riceviamo su WhatsApp una parola, spesso poco conosciuta, che appartiene a campi semantici diversi e che è poco usata nel linguaggio comune. Ci viene chiesto di formulare con esse frasi, short story e di saperle usare nel linguaggio scritto e parlato a scuola, nelle interrogazioni, tra gli amici, in famiglia …
Due fra le parole più importanti e significative che abbiamo anche attaccato al nostro albero di famiglie di parole in classe sono ‘spregiudicato’ e ‘irretire’. Perché proprio queste due parole? Perché sono quelle che mi ricordano la società di oggi, quella in cui vivo.
‘Spregiudicato’ è colui che non ha paura del giudizio degli altri e che tende ad offendere: si rende “più forte” senza pensare invece che è l’umiltà e la consapevolezza di sé stessi che rende più grandi; per questo vi invito a non essere spregiudicati ma prudenti, amabili, anche lì dove è difficile esserlo.
L’altra parola, ‘irretire’, vuol dire trascinare qualcuno con l’inganno. Quante persone, soprattutto tra ragazzi irretiscono, ingannano altri con lusinghe o parole vane che impediscono di scorgere la via autentica, quella che ti porta al bene. Trasciniamo invece con il buon esempio, con il sorriso, con una buona azione fatta non controvoglia ma di buon cuore.

Maddalena Damico, II A
Secondaria di I Grado