SEMPRE BAMBINI … NEL CUORE

Accade che una mattina di giugno, l’ultimo giorno di scuola, la quinta classe primaria dell’Istituto Sacro Cuore si raduna in auditorium. L’occasione è la consegna dei diplomi di quinta. L’incontro diventa anche un momento di riflessione.
Presenti tutti i bambini della maestra Carolina Golino, tutte le suore insegnanti che hanno accompagnato in questi anni questi ventitrè alunni. Presenti tutti i genitori. A capo di tutti il coordinatore didattico e anima dell’Istituto Sacro Cuore, Suor Ester Mazzara, oggi Madre Generale del Sacro Cuore. L’emozione è palpabile, anche la consapevolezza che, finito un percorso didattico, ci si debba salutare. Eppure, in tutta la mattinata sembrava non affacciarsi neppur per un momento la tristezza ma, certamente, la gratitudine. Innanzitutto per Suor Ester che dell’Istiututo da sempre è il faro, punto di riferimento per ogni momento trascorso, dal più difficile al più felice. Suor Ester oggi, come mai, è stata giustamente definita dalla maestra Carolina Golino madre di una grande famiglia dove non ci si dimentica mai dei propri figli ma, anzi, quando meno te l’aspetti ti sceglie, ti chiama ad essere braccio di un intero corpo, membra tra altre membra di un tutto. Così è stato per Carolina Golino che ha voluto condividere questo ricordo personale che ha cambiato la sua vita, arricchendola di volti bellissimi, quelli dei nostri figli.
“Il fine dell’essere docenti è fare e voler bene, ovvero accompagnare l’alunno nella crescita impregnandolo di formazione cristiana”. Così ha detto la nostra maestra Carolina in una lettera diretta a Suor Ester, e noi non possiamo che essere d’accordo con lei perché mai come in questi anni la formazione cristiana è stata avvertita come un peso. Per i nostri ragazzi e per noi famiglie, invece, un valore aggiunto, un valore che guarda prima di tutto all’anima del bambino, al suo essere unico e insostituibile, per le insegnanti, per i suoi compagni.
È vero quando la maestra Carolina ancora dice che in questi cinque anni ci sono stati momenti, in classe, in cui ci si è fermati e aspettati. Perché la lentezza è stata sinonimo di amore, con Carolina Golino, mai di pigrizia. La lentezza è stato guardare dentro l’animo di ogni bambino per farne emergere l’unicità, la forza d’animo e il talento.
“Vi auguro di essere sempre bambini nel cuore – ha ripetuto ai suoi ragazzi Carolina – ricchi di stupore e di desiderio verso la vita, credere in se stessi ed avere coraggio nell’operare delle scelte, facendo della diversità un valore unico”.
La gioia, la commozione ed, infine, la consapevolezza di essere pronti a nuove sfide in una crescita straordinaria, accompagnerà sempre questi ragazzi, insieme al ricordo di figure significative come suor Eucheria (Sister), suor Denise, suor Miriam, il maestro Carlo Muratori ed Ivan Manzella, il maestro Maurizio, Sebastiano Schiavone. Tutti non si sono mai tirati indietro, soprattutto quando era necessario un rimprovero che valeva da insegnamento per la vita. Anche questo fa parte di un lungo percorso fatto di sorrisi, risate, lacrime e goie, diremmo tutti noi. Un percorso che ha visto sempre protagonisti i bambini capaci di gioire sempre nel nome della assoluta fratellanza in Cristo.

Loredana, mamma di Giuseppe Marano
Primaria