POTRÒ DIRE UN GIORNO «BEI TEMPI!»

L’Istituto Sacro Cuore più che una scuola è una famiglia. L’ultimo anno è per tutti un anno di emozioni, ma anche di paure e ansie; dal primo giorno di scuola ci si domanda attimo dopo attimo come sarà la vita dopo la scuola.
Durante il nostro quinto anno, vi sono eventi che ricorderemo per sempre.
Ricorderemo ad esempio i cento giorni con la classe, giorni in cui abbiamo goduto gli ultimi attimi di spensieratezza susseguiti dalla paura dell’avvicinarsi degli esami e dalle scelte, sempre più confuse, per il nostro futuro. Ricorderemo le simulazioni della prima e seconda prova le quali ci hanno trasportato per 6 ore nella realtà che ci aspetta e che speravamo non arrivasse mai. Ricorderemo i compiti in classe, i progetti, le gite e le esperienze vissute in questi anni come qualcosa di prezioso che ci ha fatto crescere e che rimarrà sempre con noi.
Non dimenticheremo sicuramente i nostri professori, coloro che ci hanno aiutati ad arrivare dove siamo ora, non solo arricchendo il nostro bagaglio culturale ma soprattutto sostenendoci nei problemi al di fuori della scuola.
Mancano solamente due mesi alla fine dell’ultimo anno di liceo, alla fine della nostra adolescenza e le domande che ci poniamo sono sempre di più e sempre più frequenti. Riusciremo a passarli?
Come saranno? Cosa ci aspetta dopo?
Sono tanti gli interrogativi che troveranno risposta solo alla fine del nostro percorso che saranno seguiti da nuovi obiettivi e nuove paure.
Ora, quasi giunti a questo traguardo molti non sono più certi di cosa vogliono realmente, altri hanno le idee chiare da tempo, c’è chi andrà all’università o chi a lavorare; ma una cosa è certa, questi anni, i più belli al contempo i più difficili, ci hanno portato ad avere sogni e obiettivi, anche se non tutti realizzabili, ci hanno insegnato sopratutto una cosa, provarci sempre, lottare per ciò che vogliamo e ottenere il meglio per noi stessi.
Buona fortuna a tutti i maturandi!

Alice Bentivegna e Rachele De Franchis, V
Secondaria di II Grado