LAVORARE CON PASSIONE

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«Non tutti gli uomini sono chiamati a lavori specializzati o professionali; anche meno sono quelli che si elevano alle altezze del genio nelle arti e nelle scienze; la maggior parte sono chiamati ad essere operai nelle fabbriche, nei campi o nelle strade. Ma nessun lavoro è insignificante. Ogni lavoro che elevi l’umanità ha la sua dignità e la sua importanza e dovrebbe essere intrapreso con diligenza e perfezione. Se un uomo è chiamato ad essere spazzino di strada, egli dovrebbe spazzare le strade proprio come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva musica, o Shakespeare scriveva poesia». Così scriveva M.L. King negli anni ’60; lo stesso messaggio veniva trasmesso 20 anni prima e dall’Assemblea Costituente italiana e dai redattori della Dichiarazione universale: «tutti eguali in dignità e diritti», il lavoro conferisce dignità all’uomo.
Ieri, 9 Aprile 2019, gli alunni del Sacro Cuore si sono improvvisati spaccapietre, droghieri, imbianchini, avvocati, ingegneri, astronauti… Un’ora di Cittadinanza e Costituzione, durante la quale Sr Ester, la nostra Preside, ha esordito dicendo che avremmo imparato” tutti i mestieri” che sono contenuti nella Costituzione, e cioè il lavoro in sé, che diventa contributo al benessere spirituale e materiale di tutti. Silvia Simonelli, assistente alla comunicazione e nostra collaboratrice LIS, ci ha presentato le arti e i mestieri dell’uomo in lingua italiana dei segni, perché potessimo testimoniare gli articoli 1 e 4 della Carta Costituzionale, con la consapevolezza che la nostra Repubblica è l’unica fondata sul lavoro, che è tale se fatto con passione.
L’incontro è stato particolarmente interattivo: gli alunni hanno messo in scena un racconto dal titolo “I tre spaccapietre” dal quale si è evinto il senso vero del lavoro; hanno recitato due filastrocche di Rodari incentrate sui colori e gli odori dei mestieri, caratteristiche proprie di chi attende ad essi con ardore; subito dopo, hanno appreso in LIS molti mestieri, a partire da quelli dei propri genitori e da quelli che li attraggono di più; si sono cimentati, con lo sprone di Silvia, ad intuire quali potessero essere i segni per alcuni mestieri, comprendendo che le parole vengono trasposte in immagini proprio perché la LIS mette in rilievo, in maniera molto semplice, l’aspetto iconico. Una domanda sorge spontanea: «Silvia, perché questa passione per la LIS? Da dove ti è arrivata?» «Da un desiderio interiore, da una PASSIONE; ho sempre amato capire la mente degli altri, il linguaggio che usano, in particolare i sordi: la struttura grammaticale semplice, le espressioni del corpo e del volto mi hanno attratta». Silvia può così comunicare con loro, donare uno spazio con il suo lavoro a chi apparentemente “uno spazio di ascolto” sembrerebbe non averlo. Com’è bello svolgere un’attività e contribuire al bene dell’altro, integrandolo a pieno: gli alunni sono lieti di rendere fruibile la Costituzione ai nostri concittadini.