Insegnare o Condividere?

Mi è stato chiesto di scrivere un articolo per il giornalino della scuola e da subito ho iniziato a pensare cosa potessi raccontare. Le esperienze sono tante e ognuna racchiude un pezzo di vita professionale ultradecennale. La prima cosa che mi è venuta in mente è una domanda: chi insegna divide o condivide? E se condivide, insegnare dunque non potrebbe essere “il condividere?” Se pensiamo alle singole materie scolastiche, queste sono suddivise in varie parti (unità didattiche, momenti di verifica e di valutazione) le quali durante l’anno scolastico entrano a tutto tondo nel percorso formativo degli alunni. Ma suddividere è un concetto materialistico. Si suddivide una quota quando vogliamo fare un regalo al compagno di classe che festeggia il suo compleanno, oppure si divide una torta o una pizza per gustarla insieme. L’insegnamento, oltre ad essere una professione bella, affascinante e sempre più impegnativa, è una esperienza di vita e ciò che si vive in classe quotidianamente è condiviso con i ragazzi. L’insegnamento in una scuola come la nostra, il Sacro Cuore «Maria Schininà» di Siracusa, non riempie le teste dei ragazzi con concetti o nozioni, ma cerca tutti i giorni di stimolare le loro menti e sviluppare la loro creatività. Insegnare matematica e scienze è un privilegio perché attraverso le esperienze di laboratorio, i giochi, le visite didattiche, le lezioni interattive, il laboratorio che ci circonda (la natura), si va oltre i libri di testo. Quale messaggio dunque dare? Voglio chiudere questo mio pensiero scritto con un piccolo omaggio al genio di Archimede e al suo π. Un giorno degli studenti chiesero ad un docente di matematica a cosa servisse studiare la circonferenza e il π. Lui rispose in maniera naturale che in quel numero, infinito, ci stava la nostra altezza, il nostro peso, il nostro codice fiscale, in una parola, ogni cosa che ci circonda. Buona lettura del nostro giornalino a tutti.

Prof. Antonio Gallitto
Docente di Matematica e Scienze