COSA SENTI?

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«Sento che è un albero, che è una casa …». Così dicevano gli alunni nel toccare a occhi chiusi ciò che veniva loro dato durante l’ultimo incontro con la realtà dei ciechi. Era bello appurare subito dopo che avevano indovinato, ci avevano “sentito” giusto. Ieri, martedì 2 Aprile, I e II classe della Secondaria di I grado siamo andate al MAC di Siracusa sito in via Grottasanta 21. A far gli onori di casa sono stati il Prof. Amore e Pamela, la pedagogista presente anche lei il 7 marzo scorso per l’incontro introduttivo tenutosi qui a scuola. «Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società» (art.4).
Il Prof. Amore ha esordito dicendo di essere debitore a Suor Ester per aver sempre dato la possibilità di interagire con gli alunni della Scuola Sacro Cuore, e dar loro la possibilità di conoscere aspetti dell’esistenza, dei quali puoi ammirare, emularne il coraggio e l’impegno. In perfetta empatia, abbiamo toccato inizialmente dei libri illustrati e abbiamo cercato, senza guardare, di decifrarne forme e soggetti. Ogni cittadino può attendere al progresso spirituale o materiale dell’altro solo se ne conosce a fondo i diritti e ne coglie la diversità, non come inferiorità, ma come presupposto per stare insieme. Abbiamo notato come un non vedente sia in grado di fare tutto ciò che noi facciamo: leggere, scrivere (e anche noi abbiamo provato a occhi chiusi! Guardate le foto!), disegnare, “sentire” con i propri sensi il mondo che lo circonda.
«Lei, come fa a camminare da solo per strada?», «può guidare?». «Io posso camminare grazie al mio bastone che chiamo “la mia libertà”, che mi permette di spostarmi a piedi o in autobus senza problemi». «È vero che non può guidare» risponde Pamela, «tuttavia mi ha insegnato lui a guidare, mi ha infuso coraggio, e grazie al suo “sesto senso” sa bene dove condurmi quando siamo in macchina; quindi ha contribuito, come detta la Costituzione, al mio progresso materiale e spirituale».
La visita al MAC ci ha permesso di guardare da vicino la realtà dei ciechi, di avvicinarci ad essa, amarla e accoglierla nella nostra quotidianità così com’è. I racconti che i ragazzi leggono abitualmente sui libri di testo vengono letti anche dal Prof. Amore grazie a una sorta di scanner che riproduce le pagine di un libro in audio e in segni Braille. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà … senza distinzione di altra condizione. Com’ è bello dirlo e viverlo.

Gli alunni
Secondaria di I Grado